Sogno di una mistica apertura

ll quadro acrilico intitolato "Sogno di una mistica apertura" dell'artista Margie è una rappresentazione straordinaria e affascinante che trasporta lo spettatore in un mondo surreale e visionario. L'opera cattura immediatamente l'attenzione con la sua combinazione di elementi desertici e futuristici, richiamando immediatamente l'estro di Salvador Dalí e il suo approccio surrealista.
Lo sfondo del quadro è dominato da un deserto dai colori saturi e dalla luce abbagliante, che sembra estendersi all'infinito. Il deserto, con le sue tonalità calde e sabbiose, crea una sensazione di aridità e desolazione, quasi come se fosse un ambiente inospitale. Alla sinistra dello scenario, una catena montuosa ricorda vagamente la celebre Monument Valley, aggiungendo un tocco di maestosità e mistero alla scena.
Dall'altra parte, sulla destra, emerge lo skyline di una metropoli avveniristica, creando un contrasto notevole tra il passato e il futuro, tra l'isolamento del deserto e il progresso urbano. Questo aspetto della composizione evoca il tema dell'evoluzione e della dualità tra natura e tecnologia, che potrebbe essere uno degli elementi chiave del messaggio dell'artista.
Al centro della scena, l'elemento centrale e più intrigante è una scala dalle fattezze surreali. Questa scala sembra sfidare le leggi della fisica e della logica. La scala rappresenta un simbolo di transizione, di crescita spirituale e di accesso a nuove prospettive e dimensioni.
Alla cima della scala si giunge di fronte alla costruzione simbolo della città dell'artista, Bra. Questa villa che si chiama Zizzola, sembra fluttuare sospesa nel vuoto, trasmettendo una sensazione di enigmatico mistero. Tuttavia, ciò che colpisce è la sua fondazione insolita: la città è sostenuta dal palmo di una mano gigante, con il braccio che termina in un tronco con le radici affondate nella terra arida del deserto. Questa immagine è straordinariamente suggestiva e potrebbe rappresentare il rapporto delicato tra il progresso umano e l'ambiente naturale, indicando una sorta di interdipendenza tra l'uomo e la terra.
L'uso di colori vivaci e contrastanti, insieme a dettagli sorprendenti e onirici, dà vita al quadro e cattura l'immaginazione dello spettatore. L'approccio artistico di Margie ricorda sicuramente lo stile di Salvador Dalí, con la sua capacità di fondere l'irrazionale e il reale in un unico scenario visionario.